Hydra
- voci coro
- 24 giu
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Giochi che restano
Nel cuore del centro storico di Rossano, tra pietre antiche e scorci carichi di memoria, c’è un gruppo di giovani che ha scelto di restare, creare, inventare. Sono quelli di HYDRA, e il loro nome, ispirato a una creatura leggendaria dai mille volti, racconta bene la natura multiforme della loro avventura. Appassionati di giochi e narrazione, artisti e attori i membri di Hydra hanno dato vita a un’associazione che dal 2018 riempie le strade e le piazze con giochi di ruolo, escape room, cacce al tesoro e serate a tema.
Ma i loro eventi non sono solo puro divertimento: sono esperienze collettive, inclusive, radicate nei luoghi e nelle storie del territorio. Ogni gioco è scritto da zero, pensato con cura, costruito con le mani e con la mente, capace di trasformare un vicolo in un labirinto, una piazza in un campo di battaglia, un palazzo storico in uno scrigno di misteri. Hydra non è solo gioco: è partecipazione, è bellezza condivisa, è il desiderio di costruire qualcosa di speciale per la propria comunità.
Abbiamo incontrato i fondatori e i soci attivi per farci raccontare da dove nasce questa esperienza, quali sfide comporta, come il gioco può diventare strumento di rigenerazione urbana e sociale, e quali sogni guidano il loro cammino.
Come e quando nasce l'associazione HYDRA? Da quali esigenze o ispirazioni è scaturita?
Hydra nasce nel 2018, da una chiacchierata tra amici durante una calda sera d’estate. Avevamo tutti una forte passione per i cosiddetti “giochi da grandi” – giochi di ruolo, giochi da tavolo, lasertag – e non capivamo perché nel nostro territorio mancassero occasioni per vivere esperienze di questo tipo. Così abbiamo deciso di crearle noi, con l’obiettivo di condividerle con chiunque avesse la stessa voglia di giocare, immaginare e divertirsi insieme.
Qual è il significato del nome “HYDRA”? Perché lo avete scelto?
L’Idra è una creatura leggendaria che popola l’immaginario di molti giochi di ruolo, proprio quelli che amiamo. È potente, ha tante teste, e ogni testa rappresenta una parte del tutto. Così immaginiamo anche la nostra associazione: tante teste, tante idee, tante competenze che insieme danno vita a qualcosa di unico e forte.
Quali sono stati i primi eventi organizzati? Cosa vi ha fatto capire che stavate percorrendo la strada giusta?
Abbiamo cominciato con una piccola escape room ambientata in un palazzo storico di Rossano, invitando amici e amici di amici. L’entusiasmo è stato tale che ci hanno subito chiesto di rifarla. Così abbiamo continuato, aprendo gli eventi al pubblico con due grandi cacce al tesoro nei vicoli del centro storico. Da quel momento non ci siamo più fermati. Abbiamo ideato cinque escape room di massa diverse, ognuna con ambientazioni e trame originali, arrivando a coinvolgere fino a 80 persone contemporaneamente. Oggi continuiamo a riempire tutti i posti disponibili e il momento più bello rimane sempre lo stesso: quando, a fine serata, qualcuno ci dice con il sorriso “Quando fate la prossima?”.
Quali tipi di eventi organizzate?
Organizziamo escape room classiche e di squadra, cacce al tesoro, attività ludiche e laboratori per ragazzi, serate di gioco di ruolo e da tavolo, feste a tema e in maschera, tornei di giochi di squadra, partite di lasertag con fucili a infrarossi, e giochi tradizionali rivisitati. Cerchiamo sempre di proporre esperienze coinvolgenti, inclusive e adatte a tutte le età.
Come reagiscono le persone del quartiere, i passanti, i turisti?
All’inizio con sorpresa e curiosità. Oggi, invece, molte persone ci conoscono e aspettano con entusiasmo i nostri eventi. Il centro storico ci accoglie sempre con calore e spesso anche i residenti si uniscono al gioco. Vedere le strade animate da bambini, adulti e turisti è una grande soddisfazione per noi.
Che tipo di preparazione richiede un evento HYDRA, dal concept alla realizzazione concreta?
Ogni nostro evento è un progetto complesso. Non esiste un manuale su come costruire un gioco per 100 persone: serve creatività, precisione e tanto lavoro di squadra. Si parte da un’idea embrionale che cresce giorno dopo giorno, grazie a lunghi brainstorming, alla scrittura della trama, alla creazione di enigmi e personaggi. Facciamo sopralluoghi, costruiamo scenografie, realizziamo costumi, facciamo ricerche storiche e curiamo ogni dettaglio. Senza dimenticare la parte burocratica: permessi, dialogo con gli enti, logistica. Ogni evento è un’opera collettiva.
C’è un evento o un gioco che ricordate con particolare emozione?
Ogni evento lascia un ricordo speciale, ma siamo particolarmente affezionati alle nostre escape room di squadra e al “Palio dei Giochi Senza Tempo”, un progetto che unisce il gioco all’aggregazione tra generazioni. È un evento che sentiamo molto nostro e che ha conquistato il cuore di chi vi partecipa.
Collaborate con altre realtà del territorio o istituzioni locali? Quali sinergie avete costruito?
Sì, assolutamente. Crediamo moltissimo nella collaborazione e nel fare rete. Lavoriamo in sinergia con l’amministrazione comunale, le pro loco, e facciamo parte della Casa delle Associazioni di Corigliano-Rossano. Collaboriamo anche con altre associazioni culturali del territorio, come quelle di Cosenza, Mirto Crosia e Cariati. Insieme è possibile fare molto di più.
Quanto contano le tradizioni, la storia e l’identità del luogo nelle vostre attività?
Contano tantissimo. Il gioco, per noi, è un linguaggio: uno strumento per raccontare e valorizzare il nostro patrimonio. Molti dei nostri eventi si ispirano a fatti storici locali, personaggi celebri del territorio o tradizioni popolari. Il nostro pubblico si diverte, ma torna anche a casa con qualcosa in più: un racconto, una curiosità, una memoria riscoperta.
In un’epoca sempre più digitale e frammentata, i vostri giochi avvicinano, uniscono. Come vi fa sentire tutto ciò?
È la nostra più grande motivazione. Il “Palio dei Giochi Senza Tempo”, arrivato alla sua terza edizione, dimostra che è possibile far divertire bambini, ragazzi e genitori all’aria aperta, riscoprendo il gioco come forma di relazione autentica. Quando vediamo le famiglie giocare insieme nelle piazze, sappiamo di stare facendo qualcosa di bello e utile per la comunità.
Che sogni ha HYDRA per il futuro? Che ruolo vorreste giocare nel futuro di Corigliano-Rossano?
Abbiamo sogni grandi. Negli ultimi anni siamo cresciuti tanto, sia come numero di eventi sia come partecipazione. Da poco abbiamo trasferito la nostra sede nel cuore del centro storico di Rossano, e vogliamo contribuire attivamente alla sua valorizzazione. Puntiamo a far diventare i nostri eventi un’attrazione turistica riconosciuta, capace di coinvolgere persone da tutta la regione e oltre. In tante città italiane esistono festival del gioco che muovono migliaia di visitatori: perché non provarci anche qui?
Come possono i cittadini sostenere meglio il vostro lavoro?
In questo momento abbiamo bisogno di persone. I nostri eventi richiedono tante competenze e tantissimo impegno. Siamo una decina di soci attivi che, tra lavoro e famiglia, cercano sempre di trovare tempo per Hydra. Chiunque abbia voglia di dare una mano, mettersi in gioco, portare idee e tempo, è il benvenuto. Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza.
Incontrare i ragazzi di HYDRA è stato come aprire una porta segreta nel cuore del centro storico che ci ha catapultato in un mondo magico fatto di avventure e meraviglie.
Se anche voi volete scoprirlo l’occasione giusta è questo fine settimana a Villa Labonia, dove prenderà vita la loro nuova escape room. Un’esperienza coinvolgente tra storia, mistero e colpi di scena, immersi in uno dei luoghi più affascinanti di Rossano.
La magia è garantita. Non perdetevela.



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