top of page

I signori delle bocce

  • Immagine del redattore: voci coro
    voci coro
  • 3 dic 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 17 dic 2024

Rotola l'esistenza intrisa di vita



ree

E’ piccolo, bianco, ma anche nero, solitario nello sfuggire alle altre compagne di gioco che in tutti i modi cercano di raggiungerlo, e viene lanciato da un componente delle due compagini che si sfidano nell’avvincente partita.

A volte si adagia accanto ad una delle due sponde, altre è così lontano dalla zona di lancio che quasi non si vede, altre ancora si ferma a metà strada.

Questa sfera così ambita si chiama boccino.


Il boccino mi ricorda le tante sfide della nostra quotidianità : alcune ci sembrano così irraggiungibili, altre apparentemente più semplici nascondono invece tante insidie, ma tutte necessitano dell’aiuto di persone amiche, pronte a supportarci nella nostra avventura.


È l’ardente desiderio dei giocatori di bocce, ognuno vuole avvicinarcisi il più possibile per sentire rispondere alla domanda: “com’è?” : rossa! verde! ancora rossa! e consegnare, così, il punto alla propria squadra.


Ogni giorno alla villa comunale di Rossano Scalo, attorno al boccino, si riunisce un nutrito gruppo di signori che, lieti, trascorrono le giornate affrontandosi in memorabili sfide.


C’è il “maresciallo” abile nell’accosto, sfidato nell’arte dell’avvicinamento da Pierino e Salvatore. 

C’è Pietro, con il suo inconfondibile  baffo, a dispensare battute durante l’intero incontro che però deve abbandonare in anticipo, richiamato dalla moglie ai doveri coniugali.

C’è il sorteggio delle squadre con la classica conta che fa rivivere momenti lontani della giovinezza che fu. 

C’è Michele nella sua giornata “no” che cerca la sbocciata, ma regala i punti agli avversari e scoppia in una fragorosa risata, perché quello che conta è stare in compagnia.

C’è l’arbitro, con il suo fidato amico metro, sempre pronto a misurare con precisione scientifica quale boccia sia più vicina al boccino.


ree

C’è la fotografia di Pasquale, appesa sull’albero che giganteggia sul terreno di gioco, a ricordare a tutti gli incontri disputati in sua compagnia.


E poi c’è Tonino, da tutti riconosciuto come il giocatore più talentuoso, che con il guanto nella mano destra ricorda John Turturro ne “Il grande Lebowski”. 


La partita ha bisogno del suo tocco magico e lui lo sa : si avvicina lentamente alla boccia, la raccoglie dal suolo, la guarda, la riconosce, ne sente il peso tra le mani, la pone davanti ai suoi occhi, si concentra, porta avanti la gamba destra, poi quella sinistra e finalmente esegue il suo gesto, quel tiro invidiato dai più. 

La palla rotola veloce lungo il terreno sconnesso del campo da gioco. 

Sono tutti fermi ad aspettare l’esito fino a quando il silenzio assordante viene rotto dall’inconfondibile suono della sbocciata. 


Ce l’ha fatta nuovamente Tonino!


Gli spettatori, come sempre numerosi nell’assistere e commentare le gesta degli otto contendenti, sono in visibilio e si perdono in memorabili commenti incrociando con i loro sguardi gli occhi fieri del prode Tonino.


ree

La partita giunge oramai al termine, i vincitori esultano ed escono dal campo felici, gli sconfitti lasciano un simbolico pegno per il comune fondo cassa e nuovi giocatori sono pronti a entrare in campo con l’allegria dei fanciulli che vivono in loro e la spensieratezza di chi per i prossimi minuti vuole solo che la sua esistenza rotoli.



Post recenti

Mostra tutti

2 commenti


pasquale algieri
pasquale algieri
03 dic 2024

Inventiva e geometria fattori determinanti per l' euforia...il gioco delle bocce!

Mi piace

pasquale algieri
pasquale algieri
03 dic 2024

Da Acri con affetto ,un grazie infinite per gareggiare nel migliore dei modi con Voi! DOTT.Pasquale Algieri

Mi piace
bottom of page