Liceo Classico "San Nilo"
- voci coro
- 4 feb
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Nel labirinto della crescita, il filo della conoscenza

Sono le 14.30 di venerdì 24 gennaio e il liceo classico san Nilo, baluardo culturale nel pieno centro storico di Rossano, brulica di professori e studenti.
Sono intenti, tutti, a concludere gli ultimi dettagli della calorosa e variopinta accoglienza che stanno per dedicare ai colleghi delle scuole medie in visita per il pomeriggio dell’orientamento, una tappa fondamentale in cui con speranza, paura, coraggio, consapevolezza e un pizzico d’incoscienza i giovani si pongono una delle prime domande capitali della loro vita:
“ Che scuola farò dopo le medie ? “
Tra i corridoi di questo imponente edificio, fucina da sempre di grandi talenti, gli alunni
hanno preparato delle attività sorprendenti.

Nei laboratori di fisica sono stati realizzati diversi esperimenti per sfatare le erronee credenze che in questo percorso scolastico non venga dato il giusto peso alle materie scientifiche, nell’aula della prima A è stato organizzato un gioco interattivo che ricrea l’antico mito di “Teseo e il Minotauro”, al piano superiore si possono testare i visori della realtà aumentata per catapultare la gioventù in un futuro avvincente che il liceo ogni giorno costruisce con un lavoro incessante, il teatro di Aristofane prenderà vita grazie ad alcune scene tratte dalla commedia “Ecclesiazuse” e infine in palestra il tennis, il ping pong e gli scacchi danno un tocco di leggerezza, per sottolineare quanto importante sia bilanciare il benessere della mente con quello del corpo.

In questo scenario innovativo che per un attimo fa dimenticare di essere circondati dall’antichità, troppo spesso immobile, del centro storico e sorretti da un entusiasmo vibrante che tracima dai cuori e dalle menti dei tanti adolescenti, ci aggiriamo con eccitazione anche io e Gabriella.
Giorni prima dell’evento abbiamo avuto il piacere di confrontarci con i professori Pizzuti e Garofalo accettando con gioia la sfida di ascoltare le voci di ragazzi, ragazze e genitori.
Abbiamo creato per loro uno spazio sicuro in cui dialogare e scoprire cosa li muove nella scelta del loro percorso scolastico, quali sfide li attendono, le paure che dovranno affrontare, il sostegno che chiedono all’istituzione scolastica, ai docenti e ai futuri compagni, in che modo i genitori accompagneranno e sosterranno i passi dei loro figli, quanto gli studenti del San Nilo siano soddisfatti della scelta fatta anni prima, che giovanotti e signorine siano diventati e diventate grazie a questo viaggio.

Seduti al nostro banco aspettiamo che qualcuno prenda coraggio e si sieda davanti a noi.
All’inizio timidamente, e poi con grande partecipazione, si avvicinano i protagonisti della giornata, desiderosi di raccontarsi e di aiutarci in questa ricerca attraverso la quale vogliamo aprire una porta di confronto con queste voci, spartiti delle future sinfonie della società.
Le conversazioni ci lasciano sbalorditi.
I genitori, consci che questo liceo darà ai loro figli le solide basi per il futuro unitamente a un’apertura mentale che permetterà loro di affrontare le tante sfide della vita, chiedono ai docenti empatia ed umanità oltre che disciplina ed educazione, ma allo stesso tempo si rivolgono all’amministrazione comunale affinché i trasporti e i servizi agli studenti siano funzionali e sicuri.
Gli studenti delle scuole medie sembra abbiano già le idee chiare: “ Questa scuola saprà aiutarmi nel formarmi, consentendomi di svolgere l’attività che sogno” , dicono in tanti.
Desiderano un ambiente familiare che sappia supportarli nella crescita prendendosi cura delle loro peculiari fragilità temendo che queste possano dare adito a comportamenti vessatori da parte di una gioventù che attorno a loro cresce arrabbiata, per un domani sempre più incerto, ed egoista, per un oggi che isola invece di avvicinare.

Gli studenti del liceo testimoniano una profonda maturità e la loro età cerebrale è di gran lunga maggiore di quella anagrafica.
Ascoltarli ci emoziona.
La loro capacità d’introspezione insieme al passionale moto interiore che li spinge al miglioramento continuo è una preziosa rarità che dovrebbe essere d’ispirazione per tanti, troppi, esseri umani assuefatti a un mondo che lentamente li spegne.
Sanno chi sono, cosa vogliano e come raggiungerlo.
Dalle loro accalorate testimonianze emerge un’amore viscerale per il liceo che dipingono come un luogo familiare che, grazie a un’ottima preparazione, materie che abilitano tanti scenari futuri, l’efficace metodo di studio e professori preparati e attenti, sta forgiando la loro intera esistenza .

Sentono di essere più maturi, più empatici, più forti e responsabili, più coraggiosi e organizzati, reattivi e consapevoli.
Più si raccontano e più ci sembra di vedere nei loro occhi le gesta del giovane eroe ateniese decantate da Ovidio; il labirinto custodito dalla creatura mitologica lascia il posto al lungo percorso scolastico che devono affrontare, pieno di insidie e nuove sfide e il gomitolo di lana dell’amata Arianna diventa la passione con cui i docenti del San Nilo si prendono cura dello sviluppo di tutti i ragazzi e ragazze che anno dopo anno gli vengono affidati.
Il tempo scorre inesorabile e il pomeriggio é ormai giunto al termine.

Arricchiti dalle parole ascoltate, salutiamo il futuro che si sta creando e torniamo a percorrere le poche curve che ci separano da casa.
Mano nella mano, Gabriella ed io, restiamo in silenzio, gustandoci il riverbero interiore di quanto vissuto e guardandoci negli occhi sorridiamo, grati che questo liceo resista alle porte del centro storico, sorreggendo con la sua storia un luogo meraviglioso che troppi dimenticano e relegano a periferia sacrificabile nel triste gioco dello sviluppo urbano.



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