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Natale

  • Immagine del redattore: voci coro
    voci coro
  • 3 nov 2024
  • Tempo di lettura: 2 min

Aggiornamento: 17 dic 2024

L’esistenza dell’uomo che cammina



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"Quando la strada è silenziosa e la notte s'appressa, cammina solo il viandante sotto stelle lontane..."

Così scrive Herman Hesse in un estratto del “il viandante”.


Anche Natale cammina, solo, per le strade di Rossano paese. Cammina di giorno e cammina al tramonto, con il sole e con il 

vento, cammina in salita,  per i vicoli e tra la gente, cammina per tornare a casa dalla madre con cui vive. Cammina tra le dolci curve che conducono in Cattedrale o fino a San Marco dove il leone, fiero, volge lo sguardo alla collina.


A volte si ferma, rifiata, chiacchiera con un passante e poi riprende il suo andare.


Un po’ ricurvo su di sé, chissà provato da una vita che, a volte, si prende gioco di lui e si dimentica della sua profonda esistenza.


Cammina Natale, e lo fa per tutti coloro che non possono, sbrigando piccole commissioni e aiutando il prossimo, sempre con il sorriso e una parola gentile.


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Cammina con il giornale sotto braccio per l’anziano professore, con il pane caldo tra le mani per donna Maria che ha le gambe gonfie e stanche o con le medicine comprate a Luigi, costretto nel letto.


Ha camminato anche per me Natale, ed è così che l’ho conosciuto.

Ricordo ancora quel giorno di tre anni fa : erano quasi le 13 ed ero ancora in riunione, non avevo nulla in frigorifero e poco tempo per pranzare.

Non sapevo cosa fare. 

All’improvviso, ho ripensato alla conversazione tenuta giorni prima con un signore…Eureka! Natale!


 “Ciao! mi potresti comprare, per favore, due mozzarelle? “ questa la nostra prima telefonata.


Da quel momento siamo diventati amici, mi ha aiutato in altre occasioni e tante volte ci fermiamo per strada a parlare di calcio, la sua grande passione. 



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Vengo da una città in cui tutti corrono velocemente e si è poco attenti alla vita degli altri.


Qui riscopro la bellezza delle piccole cose, le profondità nascoste dell’esistenza.


E se tutto ciò è possibile lo deve anche a Natale, la crasi perfetta tra la lentezza e la cura, il viaggio e la meta, la solitudine e l’aiuto.

E allora Natale, non smettere di camminare!

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1 commento


Andrea Gelsomino
Andrea Gelsomino
21 gen

Se incontrate Natale, chiedetegli che giorno era quando siete nati: in meno di 3 secondi avrete la risposta. È impressionante la sua capacità mentale!

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