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È Donna

  • Immagine del redattore: voci coro
    voci coro
  • 20 mag
  • Tempo di lettura: 4 min

Voci contro la violenza



In un territorio dove il silenzio è spesso più assordante delle urla, dove la violenza contro le donne si insinua nelle pieghe della quotidianità e assume forme tanto sottili quanto devastanti, nasce È Donna, un’associazione che ha deciso di non voltarsi dall’altra parte. Fondata nel 2024 a Corigliano-Rossano, questa realtà tutta al femminile prende vita da una consapevolezza cruda e urgente: la violenza di genere è ancora una presenza costante, vicina, troppo spesso taciuta o normalizzata.

E in un contesto segnato da un radicato retaggio patriarcale e da un diffuso disincanto, queste donne scelgono di “restare qui”, nella loro terra, con il coraggio di chi sa che il cambiamento nasce anche nei luoghi più difficili. La loro presenza quotidiana rappresenta un segno indelebile nella vita della comunità: un richiamo alla dignità, alla libertà e al rispetto.

Ecco quello che ci hanno raccontato :



Siamo nate perché...

(Cosa vi ha spinti a unirvi? Quale bisogno, quale desiderio?)

Siamo nate  nel 2024 e la volontà di creare una associazione, impegnata sul territorio e fattiva, è partita dall’osservazione del fenomeno della violenza di genere, purtroppo assai diffuso anche nella nostra città.    Ci ha, difatti, impressionato la frequenza del fenomeno, che si manifesta nelle sue diverse forme (violenza fisica, psicologica ed economica) e non è così lontano dalle nostre case.  Siamo nate, quindi, dal profondo desiderio di “fare la nostra parte” nella diffusione di una cultura antiviolenza, di una cultura inclusiva, di una cultura d’amore. Siamo nate, altresì, dall’aspirazione di creare un punto di incontro, di ascolto e di aggregazione per le donne  del territorio che, particolarmente con la pratica del mutuo aiuto, siano sostegno, forza e vicinanza l’una per le altre.  Crediamo, infatti, che dall’unione, dalla condivisione, dall’ascolto empatico e dalla condivisione dei talenti si possa e debba partire per la creazione di una società più vera, più giusta e meno violenta. 


 Ci organizziamo così …

(Quante siete, cosa fate, quali competenze mettete al servizio della collettività)


All’attualità il nostro direttivo è costituito da nove donne ed alla nostra associazione sono iscritte quasi cinquanta socie, anche se la nuova campagna di iscrizione è in corso.  Poiché la nostra nuova sede non è ancora pronta (la stiamo ristrutturando), ci stiamo impegnando nel realizzare momenti “itineranti” di condivisione, sensibilizzazione e confronto sulla tematica: convegni, momenti di riflessione in occasione del 25 Novembre, viaggi condivisi, progetti di sensibilizzazione negli istituti scolastici, rubriche sulla nostra pagina social. Offriamo,  principalmente, sostegno e vicinanza umana; supportiamo ed accompagniamo anche da un punto di vista legale (nel nostro direttivo sono presenti tre avvocati) e psicologico (grazie alla disponibilità di psicologhe del territorio). Accompagniamo, poi, le Donne, vittime di violenza, nel loro percorso di rinascita: ascoltandole, accompagnandole, facendo sentire la nostra presenza, offrendo un supporto e facendo riferimento alle risorse ed alla rete del territorio. 


Resistiamo ogni giorno...

(Quali sfide affrontate? Quali ostacoli superate? Cosa vi fa andare avanti anche quando è difficile?)

La sfida principale che affrontiamo è quella del combattere un mostro assai forte, muscoloso e dalle mille facce: la violenza, infatti, può assumere le sembianze più disparate e, in moltissimi casi, è ritenuta normale o comunque  socialmente accettata. Principalmente, quindi, riscontriamo la resistenza al cambiamento sul modo di pensare e di concepire la donna, non affatto subalterna  o subordinata alla volontà altrui. Affrontiamo anche l’ardua sfida di resistere in un territorio per tanti condannato ad un “fine pena mai”: in tanti pensano che la nostra terra non abbia possibilità di miglioramento ma solo ed esclusivamente di sopravvivenza. Resistiamo, quindi, ogni giorno al disincanto di chi quotidianamente spegne la spinta di credere che una idea possa diventare progetto, movimento, cambiamento. 

Ci spinge ad andare avanti l’amore per la nostra terra e la profonda convinzione che la vita non possa essere vissuta da spettatori ma da protagonisti nonché la ferma volontà di dare il nostro contributo nella costruzione di una società del rispetto.  


Esistiamo per...

(Cosa costruite, difendete, create nella vostra comunità? Qual è il vostro segno nella vita quotidiana di Corigliano-Rossano?)


Esistiamo perché fortemente crediamo che  l' autodeterminazione dell' essere umano ,  ed in particolare della donna, non debba costituire un privilegio ma una condizione di normalità. Perché crediamo fortemente in una cultura di parità e del rispetto: non accettiamo le discriminazioni, le prevaricazioni e la violenza. Difendiamo, quindi, l’idea di una società nella quale “la pari dignità sociale” sia autentica e concreta e creiamo occasioni che ci ricordino quanto sia necessaria la condivisione, la solidarietà, la libertà e il rispetto della dignità umana.  Il nostro segno nella vita quotidiana di Corigliano Rossano  è quindi l’esistenza di un presidio di questi valori inderogabili.  


Restiamo qui perché...

Restiamo  qui  perché crediamo che  la cultura dell'autodeterminazione e del rispetto delle libertà femminili  vada divulgata ovunque e ancor di più ove il retaggio  educazionale è radicato e duro a cedere il passo; restiamo qui perché siamo Donne calabresi che amano e vivono la loro terra; restiamo qui perché crediamo che, unendo e condividendo i nostri talenti, il miglioramento sia effettivamente possibile. 


Ricorderemo sempre quel momento in cui...

(Un episodio, una giornata, un simbolo che sentite vostro)


Sentiamo nostri tutti gli sguardi delle Donne incontrate che, con coraggio, hanno voluto raccontare la loro storia o mettersi al servizio delle altre, abbracciando il nostro progetto.  Semplicemente incontrandoci, infatti, abbiamo percepito, in maniera forte e possente, la potenza dei sogni e della “sorellanza”.

Recentemente ci siamo recate a Matera per vivere un momento di condivisione di pensieri, emozioni e sorrisi, nonché di unione tra donne che si sostengono, si ascoltano e si riconoscono: è stato davvero magico!


Il nostro sogno per il futuro è...

(Come immaginate il domani della vostra associazione e della città?)


Il nostro sogno è  intercettare altri sguardi orientati a costruire una realtà  operativa nel comune interesse della comunità femminile: appena la nostra nuova sede sarà pronta, contiamo per il mese di Giugno c.a., avvieremo numerose attività, (come laboratori manuali, corsi di autodifesa, serate cinema), che vedano protagoniste le Donne nella nostra città, di qualunque età, fattivamente impegnate nella diffusione di una cultura dell’inclusione e dell’amore.

Immaginiamo, quindi, la nostra associazione sempre di più una fucina di accoglienza, condivisione, solidarietà e prossimità, luogo di benessere comune non solo per le Donne. 


Se potessimo scegliere una parola per raccontarci sarebbe...

"La tua storia è anche la nostra: chi ti ama ti valorizza, chi ti ama non ti svilisce."

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